Progetto case a Jécua
Africa | MozambicoCONTESTO
A Jécua la fame non è l’unico problema da affrontare: buona parte della popolazione vive in condizioni estremamente precarie. Le abitazioni più comuni sono baracche o capanne fatte di materiali poverissimi, esposte alla forza distruttiva dei venti o delle tempeste tropicali. Negli ultimi anni, numerose famiglie sono rimaste senza casa proprio a causa di questa difficile condizione.
LA PRESENZA FRANCESCANA
Sotto la guida di fra Jorge, i frati minori nell’area di Jécua assistono 74 villaggi distribuiti in un’area vasta oltre 120 chilometri quadrati. L’impegno dei frati è finalizzato alla cura e al progresso umano e spirituale della popolazione locale. L’opera dei frati minori in Mozambico aderisce alle esortazioni che papa Francesco ha racchiuso nella sua enciclica Laudato Si’, volte a promuovere uno sviluppo integrale della persona nel rispetto del Creato.
IL PROGETTO
L’idea dei frati è quella di realizzare delle abitazioni che siano in grado di resistere alla furia della natura, e assegnarle alle fasce più fragili della popolazione locale. Si tratta di case semplici ma sicure e dignitose, in cui vedove, orfani e anziani potranno riprendere una vita serena, senza l’incubo di ritrovarsi improvvisamente senza un riparo.
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