Andhra Pradesh è il nome del quinto stato più grande di una delle nazioni più popolose al mondo: l’India. Il suo territorio ospita numerose tribù rurali, molto diverse tra loro ma accomunate dalla stessa considerazione da parte di una società che li definisce dalit, fuori casta, intoccabili, in pratica ultimi tra gli ultimi.
I dalit sono un insieme molto eterogeneo che comprende determinate etnie tribali ma anche persone occupate in lavori considerati impuri. Anche se la costituzione indiana ha abolito formalmente la categoria degli intoccabili, i pregiudizi sociali nei loro confronti sono ancora lontani dall’essere superati. E le conseguenze sono spesso drammatiche. La maggior parte dei dalit non hanno accesso alla sanità né all’istruzione, e spesso gli sforzi governativi di integrarli si infrangono contro una barriera linguistica sedimentata nei secoli: molte tribù sono talmente isolate dal mondo esterno da parlare soltanto dialetti locali.
I frati minori del convento di St. Louis, a Palamaner, cittadina di circa 50mila abitanti, si occupano da tempo di contrastare l’isolamento dei dalit nella zona, anche in collaborazione con il Governo. In un contesto peculiare come quello di una cittadina in rapida espansione, dove la popolazione si sostiene con l’attività agricola, l’allevamento e la piccola manifattura, i frati si occupano di garantire alcuni servizi essenziali come l’accesso all’educazione primaria e l’assistenza sanitaria ai lebbrosi, ancora molto presenti nella zona.
Tra le iniziative straordinarie che i frati hanno potuto portare a compimento grazie alla generosità dei donatori, ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale l’edificazione di sei abitazioni civili, necessarie per garantire una sistemazione stabile e sicura ad altrettante famiglie povere della parrocchia.
Il progetto è stato realizzato grazie alla somma complessiva di 36.000 euro, frutto delle donazioni di tanti che hanno raccolto l’appello proveniente da un angolo così remoto del pianeta.
L’impegno dei frati per venire incontro alle emergenze abitative dei parrocchiani non si è tuttavia fermato: il Governo sta ultimando le procedure per assegnare loro nuovi lotti di terra in cui edificare altre abitazioni e sistemazioni più idonee per i lebbrosi. Nonostante il Covid abbia costretto a rallentare i tempi di realizzazione, la raccolta fondi promossa dalla Fondazione OFM Fraternitas procede senza sosta. Perché la miseria non aspetta l’esaurimento della pandemia.
I dalit sono un insieme molto eterogeneo che comprende determinate etnie tribali ma anche persone occupate in lavori considerati impuri. Anche se la costituzione indiana ha abolito formalmente la categoria degli intoccabili, i pregiudizi sociali nei loro confronti sono ancora lontani dall’essere superati. E le conseguenze sono spesso drammatiche. La maggior parte dei dalit non hanno accesso alla sanità né all’istruzione, e spesso gli sforzi governativi di integrarli si infrangono contro una barriera linguistica sedimentata nei secoli: molte tribù sono talmente isolate dal mondo esterno da parlare soltanto dialetti locali.
I frati minori del convento di St. Louis, a Palamaner, cittadina di circa 50mila abitanti, si occupano da tempo di contrastare l’isolamento dei dalit nella zona, anche in collaborazione con il Governo. In un contesto peculiare come quello di una cittadina in rapida espansione, dove la popolazione si sostiene con l’attività agricola, l’allevamento e la piccola manifattura, i frati si occupano di garantire alcuni servizi essenziali come l’accesso all’educazione primaria e l’assistenza sanitaria ai lebbrosi, ancora molto presenti nella zona.
Tra le iniziative straordinarie che i frati hanno potuto portare a compimento grazie alla generosità dei donatori, ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale l’edificazione di sei abitazioni civili, necessarie per garantire una sistemazione stabile e sicura ad altrettante famiglie povere della parrocchia.
Il progetto è stato realizzato grazie alla somma complessiva di 36.000 euro, frutto delle donazioni di tanti che hanno raccolto l’appello proveniente da un angolo così remoto del pianeta.
L’impegno dei frati per venire incontro alle emergenze abitative dei parrocchiani non si è tuttavia fermato: il Governo sta ultimando le procedure per assegnare loro nuovi lotti di terra in cui edificare altre abitazioni e sistemazioni più idonee per i lebbrosi. Nonostante il Covid abbia costretto a rallentare i tempi di realizzazione, la raccolta fondi promossa dalla Fondazione OFM Fraternitas procede senza sosta. Perché la miseria non aspetta l’esaurimento della pandemia.